domenica 14 ottobre 2012

PREGI E DIFETTI DEL BICARBONATO

L'idrogeno carbonato di sodio (NaHCO3), detto comunemente bicarbonato, è un sale estremamente solubile in acqua (96 g/l). E' un additivo alimentare (E500) utilizzato come antiacido dello stomaco(a), per preparare lieviti “chimici”(b), per rendere meno igroscopico il sale da cucina(c) e  l'acqua che si beve lo contiene.
Ha il grande vantaggio di essere economico (1 €/kg circa) e facilmente reperibile (nei reparti alimentari di tutti i supermercati).
Inoltre è ottimo come DEODORANTE, DENTIFRICIO E COLLUTORIO, DETERGENTE INTIMO, COLLIRIO.
Ecco come usarlo, basandosi su alcuni preziosi suggerimenti di Fabrizio Zago, chimico industriale,  consulente Ecolabel e ideatore del Biodizionario, (uno strumento indispensabile e completamente gratuito per determinare la pericolosità/biodegradabilità di una sostanza).

DEODORANTE 
La “puzza” del sudore è causata dalle molecole organiche maleodoranti che, pur non essendo contenute direttamente nel sudore, possono essere prodotte in seguito al metabolismo dei batteri che vivono naturalmente sulla nostra pelle.
Il bicarbonato sciolto in acqua (o nel sudore) dà una soluzione debolmente alcalina, pochissimo superiore al valore di neutralità (pH 7). L'azione batteriostatica e quindi da “deodorante” NON è dovuta alla sua estrema acidità o alcalinità ma semplicemente alla sua salinità.

Si può usare in più modi:
1) PURO: passare la polvere direttamente sull'ascella lavata! e ancora un po' umidina, la polvere si attaccherà meglio...Può essere utile un vecchio piumino della cipria. E' la soluzione più semplice e quella che personalmente preferisco.
2) SOLUZIONE SATURA: aggiungere il bicarbonato all'acqua distillata fino a che non si scioglie più e rimane sul fondo. Travasare in uno spruzzino di deodorante liquido esaurito. Una soluzione satura di bicarbonato dura molto tempo senza inquinarsi di microrganismi. Ottima anche per i cattivi odori delle scarpe della ginnastica...
3) IN GLICERINA: aggiungere bicarbonato alla glicerina vegetale (acquistabile in farmacia) fino alla consistenza desiderata.
4) CON AMIDO DI MAIS:  bicarbonato mischiato a dell'amido di mais (maizena). Si possono anche frullare in modo da ottenere la consistenza dello zucchero a velo. (Non aggiungere acqua altrimenti la funzione assorbente viene a mancare e l'amido fermenta).
5) CREMINO: aggiungere al bicarbonato l'amido di mais, in parti uguali, e il  burro di karitè (si trova facilmente anche nei supermercati) sciolto a bagnomaria con un goccino di olio di mandorle dolci.

I deodoranti in commercio per “funzionare” si basano sulle proprietà di alcune sostanze e alcune sono piuttosto discutibili. Spesso vengono aggiunti profumi che servono solo a coprire l'odore...
Per esempio ci sono:
ANTITRASPIRANTI (alluminio cloroidrato, allume di potassio o allume di rocca): sono quelli solitamente più efficaci perché astringenti, esercitano cioè un' interazione con i muscoli involontari dei canalicoli sudoripari e questo impedisce al sudore di uscire naturalmente.
Quindi hanno un'azione non fisiologica e tutto rimane dentro al corpo... (a me questa cosa mette un po' di agitazione...anche il naturalissimo cristallo allume di rocca funziona in questo modo, forse sarebbe meglio lasciarlo per le ferite da rasatura più che come deodorante).
MICROBICIDI (alcool, triclosan): distruggono la flora batterica, responsabile della degradazione di alcune componenti del sudore con conseguente formazione di composti odorosi/puzzosi volatili caratteristici.
Ma il triclosan è stato ritrovato nel latte materno...
Buoni deodoranti commerciali potrebbero essere per esempio a base di trietile citrato. Questa sostanza viene attaccata per prima dai batteri, che la trasformano in acido citrico. In pratica, c'è un abbassamento del pH che inibisce la crescita batterica e quindi la produzione di odori sgradevoli.
(Fonte: http://lola.mondoweb.net/viewtopic.php?f=22&t=2734)

Secondo me l'efficacia di un deodorante è assolutamente soggettiva.
Comunque il bicarbonato come deodorante FUNZIONA e provarlo non costa nulla, in tutti i sensi....

DENTIFRICIO e COLLUTORIO
Basta intingere lo spazzolino bagnato nella polvere di bicarbonato e lavare i denti. Oppure lavare i denti col semplice spazzolino e poi fare dei risciacqui con una soluzione satura di bicarbonato (come fosse collutorio o utilizzarla prima di passare lo spazzolino) ed il risultato sarà il medesimo.
Infatti, i residui di cibo ed in particolare zuccheri e amidi (che diventano zuccheri anche loro) abbassano il pH della bocca rendendolo acidulo. Un pH acido riesce ad attaccare lo smalto dei denti mettendo i presupposti per la carie. Il bicarbonato innalza invece il pH del cavo orale ed evita che lo smalto venga rovinato.
L'aroma del bicarbonato non è certamente dei migliori ma è modificabile aggiungendo foglie di menta o altra pianta che lo renda gradevole (salvia). Per esempio mettendo bicarbonato e foglie nel frullatore e macinare fino ad ottenere una polvere impalpabile.
In realtà è lo spazzolino in buone condizioni e il filo interdentale che assicura l'igiene orale, il resto è solo marketing e contorno per profumare la bocca...
Alcune persone temono che il bicarbonato possa abradere i denti, questa cosa è abbastanza curiosa: la maggior parte dei dentifrici in commercio contengo bicarbonato di sodio, che è una delle sostanze chimiche più solubili in acqua che esistano!
E comunque anche se il cristallo di bicarbonato fosse abrasivo come del diamante, non farebbe in tempo ad abradere lo smalto perché si scioglie prima di arrivarci.
Infatti basta prendere dell'acqua tiepida (a 37°C come il corpo) e provare a scioglierci dentro una puntina di bicarbonato e poi una di un qualsiasi dentifricio.
Inoltre il cristallo di bicarbonato è tenero, certamente più friabile ad esempio del carbonato di calcio (cioè il marmo, di cui sono composti moltissimi dentifrici commerciali).

COLLIRIO
L'occhio ha un pH simile a quello "chimicamente neutro" e cioè pH 7. Quindi, poiché il bicarbonato sciolto in acqua dà una soluzione debolmente pochissimo superiore al valore di neutralità, potrebbe essere un buon collirio.
Si può fare acqua e bicarbonato al 15%, (aggiungere 15 g di polvere in 85 g di acqua preventivamente bollita e resa sterile).

DETERGENTE INTIMO
Il bicarbonato va bene per la detersione intima, soprattutto nella fase pre-ciclo. Inoltre è un'ottima prevenzione per la candida (in commercio esiste un detergente intimo alcalinizzante per chi tende alla candidosi recidivante, anche il sapone di marsiglia cosmetico va bene in questo caso).
Ovviamente il bicarbonato va diluito in acqua: una cucchiaiata per bidet!
(Consigli di Riccarda Serri, dermatologa, presidente di Skineco, professoressa all'Università Tor Vergata di Roma, http://www.skineco.org/).

IL BICARBONATO NON PUÒ SERVIRE PER TUTTO...
E' spesso usato a sproposito o viene consigliato erroneamente attribuendogli proprietà che chimicamente non ha....
Aggiungendo bicarbonato di sodio all'acqua, la soluzione che si ottiene è neutra/debolmente alcalina (pH poco superiore a 7), quindi:
NON IGIENIZZA: preserva da i batteri solo se in soluzione SATURA, per effetto della sua salinità (es. salamoia). Per igienizzare può essere utilizzata l'ACQUA OSSIGENATA o il PERCARBONATO.
NON SGRASSA: per sgrassare ci vogliono i tensioattivi e l'ambiente alcalino (*)
NON ELIMINA IL CALCARE: il calcare (carbonato di calcio) viene sciolto in ambiente acido, mentre il bicarbonato serve proprio per neutralizzare l'acidità dello stomaco perché è una base debole!(d) Per togliere il calcare ci vuole l'ACIDO CITRICO.
NON HA NESSUNA CAPACITA' AMMORBIDENTE nel lavaggio (*) Se volete un rimedio per pulire lo sporco grasso eccovi una ricettina facile facile:

SPRUZZINO SGRASSANTE: 
100 g di Carbonato di Sodio (acquistabile nei supermercati come Soda Solvay, NON bicarbonato di sodio.)
80 -100 g  di detersivo per i piatti concentrato
Portare a 500 g con acqua (sarebbe meglio aggiungere soda all'acqua e non viceversa per non farla diventare un sasso!)

E' molto efficace e mi ha “liberato” dai soliti sgrassatori la cui puzza mi prendeva alla gola e mi dava il voltastomaco! La dose del detersivo per i piatti potrebbe essere modificata a seconda dell'utilizzo del tipo di prodotto concentrato o non, potrebbe fare troppa schiuma, potreste volere uno sgrassatore più o meno forte, insomma bisogna sperimentare...

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(a)  Gli antiacidi sono basi deboli che neutralizzano l'acidità dello stomaco e alleviano i dolori e bruciori provocati dalla presenza di acido cloridrico. Sono preparati contenenti bicarbonato e altri sali di Mg, Ca, Al. Sono eliminati dallo stomaco in meno di un'ora. La loro efficacia è maggiore se presi dopo il pasto: il cibo rallenta lo svuotamento dello stomaco e quindi restano efficaci più a lungo.

NaHCO3 + HCl → NaCl + H2CO3 
H2CO3 → H2O + CO2
Il bicarbonato trasforma l'acido cloridrico (acido forte) nello stomaco in acido carbonico (più debole) che a sua volta in soluzione si scinde in anidride carbonica (che è un gas, quindi si allontana con la tipica sensazione di digestione). In pratica rimane acqua e sale.

(b) NaHCO3 + CH3COOH → CH3COONa+ H2O + CO2
I lieviti chimici o istantanei sono una miscela di bicarbonato di sodio e sostanze acide, sfruttano il fatto che il bicarbonato in ambiente acido libera anidride carbonica (gas) e fa lievitare.

(c) Converte il MgCl2, igroscopico (assorbe acqua dall'aria e che spesso contamina il sale da cucina), con MgCO3, non igroscopico.

(d) Quando l'acqua nella lavatrice viene riscaldata si forma carbonato di calcio (calcare) che, essendo insolubile, si deposita all'interno della lavatrice stessa formando incrostazioni di calcare. Dicono che aggiungendo bicarbonato di sodio non si forma calcare: aggiungendo bicarbonato è vero che una parte del calcio e del magnesio si "sposta" verso quest'ultimo, si forma bicarbonato di calcio, più solubile del carbonato di calcio, ma il carbonato rimane eccome, quindi il problema non si risolve.
Se laviamo con acqua calda, la temperatura degrada il bicarbonato trasformandolo in carbonato di sodio (soda solvay) e quindi il problema semmai viene accentuato invece che risolto: 2 NaHCO3 → Na2CO3 + H2O + CO2
La alte temperature sono anche il metodo per eliminare la durezza temporanea dell'acqua, dovuta ai bicarbonati di Ca e Mg:  Ca(HCO3)2  → CaCO3 + CO2 + H2O, ma sempre calcare precipita (se la temperatura aumenta la reazione si sposta a dx)!
La SODA SOLVAY (carbonato di sodio, solubilità 220 g/l) non ha una azione anticalcare diretta ma indiretta e fa ancora peggio: scambio il sodio con il calcio e diventa calcare vero e proprio che precipita sulla lavatrice e sugli indumenti.

Per approfondire ecco tutte le fonti!
- Fabrizio Zago: chimico industriale, consulente Ecolabel e per molte catene di distribuzione e fabbricanti di detergenti e cosmetici sensibili all'ecologia http://www.biodizionario.it/ ehttp://forum.promiseland.it/viewforum.php?f=2
L'angolo di Lola, cosmetici naturali e fai da te.
Saicosatispalmi Forum, i cosmetici l'ambiente e tutto il resto.
- Riccarda Serri, dermatologa, presidente di Skineco, professoressa all'Università Tor Vergata di Roma.

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