martedì 31 maggio 2011

Nucleare, la Germania chiuderà l'ultimo reattore il 2022

Mentre in Italia la partita atomica è stata solo posticipata dal governo per timore del referendum, la Germania fermerà il suo ultimo reattore nucleare nel 2022, diventando così la prima potenza industriale a rinunciare a questo tipo di energia. Lo ha annunciato oggi il ministero dell’Ambiente tedesco.

 BERLINO – La Germania della cancelliera cristianoconservatrice Angela Merkel è la prima grande potenza economica a dire addio all’atomo. Questa mattina, dopo un lungo vertice alla Cancelleria e consulti con le parti sociali il ministro dell’Ambiente, il democristiano Norbert Roettgen ha dato l’annuncio: tra dieci anni, nel 2021, l’ultimo dei 17 reattori atomici tedeschi sarà spento.

L’addio al nucleare costerà 40 miliardi di euro, e sarà accompagnato da uno sforzo ancor più massiccio di quelli già intensi compiuti finora per la riconversione alle energie rinnovabili e pulite. Berlino, sull’onda del terrore provato dalla società tedesca e da tutto il pianeta per la tragedia di Fukushima, si è dunque decisa a bruciare i tempi e a dare l’esempio a tutto il mondo.

1. Le date di spegnimento. L’ultimo reattore sarà spento nel 2021, tra appena dieci anni. Dal 2021 al 2022 tre reattori saranno tenuti in standby, pronti all’uso, in caso
di rischio di blackout.
2. Dopo il 2022. Sarà tenuto in stand-by come riserva un solo reattore, ma solo per la produzione di energia in caso di emergenze e per evitare blackout.
3. I costi della riconversione. I media e gli esperti li hanno calcolati in 40 miliardi di euro. Il mantenimento della tassa sull’energia atomica pagata dai produttori di energia aiuterà a finanziare la spesa.
4. Gli obiettivi della riconversione: Tra il 2020 e il 2030 il governo vuole che le energie rinnovabili passino a coprire almeno tra il 70 e l’80 per cento del totale del fabbisogno d’energia della prima potenza economica europea.
5. La situazione attuale. Da alcune settimane sono accesi pochissimi dei 17 reattori: molti sono spenti per controlli di sicurezza o manutenzione. Per cui già adesso la percentuale di fabbisogno energetico fornita dalle centrali atomiche tedesche, 17 per cento circa del totale, è decisamente inferiore a quella (22 per cento) che la Germania ricava da eolico, fotovoltaico, biomassa e altre energie rinnovabili.

mercoledì 11 maggio 2011

GIURI' CENSURA PUBBLICITA' FERRARELLE E COCA-COLA.

Le bottiglie di acqua minerale Ferrarelle non sono a "impatto zero" come dice l'etichetta. E' questa in sintesi la sentenza del Giurì dell'autodisciplina pubblicitaria, che accusa la società di avere utilizzato diciture ingannevoli sull'involucro di plastica. Anche Coca-Cola nei messaggi pubblicitari non dovrà più invitare le mamme a servire a tavola la bibita zuccherata ai bambini.


http://www.ilfattoalimentare.it/lacqua-minerale-ferrarelle-non-%C3%A8-a-impatto-zero-censurata-la-pubblicit%C3%A0.-nuovo-caso-di-greenwashing.html
http://www.ilfattoalimentare.it/coca-cola-non-pu%C3%B2-invitare-i-consumatori-a-bere-tutti-i-giorni-bevande-zuccherate.censura-dellistituto-di-autodisciplina-pubblicitaria.html

venerdì 6 maggio 2011

Censura Rai sul Referendum

Ciao a tutti,
confermo la necessità di questo passaparola, aggiungendo che si tratta di informazione per ri-affermare i diritti costituzionalmente garantiti . Il dramma è che sembra la maggior parte della popolazione non sia consapevole di quanto sta avvenendo.
Quello che Vi porto è solo un piccolo esempio. Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo intervenire ad un programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell'acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche.
'E arrivata una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare l'argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà il referendum), quindi il programma è saltato e il mio intervento pure.
Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui "il servizio pubblico" viene messo a tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica. Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre riappropriarci della nostra voce prima di perderla definitivamente.
Il referendum è evidentemente anche questo!

Mariachiara Alberton



RICORDATEVI CHE DOVETE PUBBLICIZZARLO VOI IL REFERENDUM... perchè il Governo non farà passare gli spot ne' in Rai ne' a Mediaset.
Sapete perché ? Perché nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il quorum
lo scenario sarebbe drammatico per i governanti ma stupendo per tutti i
cittadini italiani:
Vi ricordo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. E'
necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone
Il referendum non sarà pubblicizzato in TV.
I cittadini, non sapranno nemmeno che ci sarà un referendum da votare il
12 giugno.
 QUINDI : I cittadini, non andranno a votare il referendum.

Vuoi che le cose non vadano a finire cosi ? Copia-incolla e pubblicizza il
referendum a parenti, amici, conoscenti e non conoscenti.
Passaparola!

martedì 3 maggio 2011

Ricette Vegan? prenotate la vostra copia!

Un libro "corale" di ricette vegan, scritto dagli utenti della community VeganHome.
Un nuovo libro di ricette vegan, originale e con caratteristiche particolarmente utili: il basso costo, rispetto ad altri libri di ricette (e con la possibilità di scaricare gratuitamente la versione elettronica); la semplicità delle ricette stesse, che riportano piatti di utilizzo quotidiano di tante persone diverse, per mostrare quanto sia facile cucinare e mangiare vegan; la destinazione dell'intero guadagno della vendita a una campagna di affissioni di manifesti pro scelta vegan. Tutto questo fa del volume "Nella cucina di VeganHome" un ottimo libro da diffondere in ogni ambito!
Il libro di ricette scritto dagli utenti della community di VeganHome è già da diversi mesi disponibile gratuitamente on-line, da scaricare, aggiornato ogni notte in automatico con le nuove ricette inserite nella giornata - lo trovate qui: http://www.veganhome.it/ricette/libro-ricette-vegan/
E' ora in corso di preparazione anche la versione cartacea, che sarà disponibile tra poche settimane. Allo scopo di divulgare la cucina vegan nel modo più efficace ed... estensivo possibile, il libro elettronico continuerà a essere disponibile gratuitamente e il libro cartaceo avrà un costo molto basso.
Inoltre, per aumentare ancora di più l'utilità di questa iniziativa, tutti i proventi, detratte le spese di realizzazione, andranno a finanziare una campagna di affissioni, in vari Comuni italiani, di manifesti "Io passo a veg", che presentano i motivi della scelta vegan da tre punti di vista: il rispetto per gli animali, il rispetto per la natura, i vantaggi per la nostra salute.
Il libro conterrà circa 350 ricette e avrà circa 200 pagine (formato A5), copertina a colori e interno in bianco e nero, con alcune foto decorative. Verrà stampato e distribuito a cura di AgireOra Edizioni, casa editrice non profit animalista e vegan.
E' possibile prenotarlo fin da ora, per chi volesse acquistarne 15 o più copie da rivendere ai tavoli informativi, o in occasione di eventi e iniziative vegan/animaliste, o in negozi di alimentazione biologica, erboristerie e quant'altro. Il costo per 15 o più copie sarà di 6,50 euro a copia, mentre per un numero minore di copie il prezzo sarà di 8 euro. Ciascuno potrà poi rivendere le proprie copie al prezzo che desidera (non c'è prezzo di copertina).
La realizzazione di questo libro è stata possibile grazie al contributo di tanti utenti della community di VeganHome - www.veganhome.it - che hanno condiviso le proprie ricette nel corso del tempo.
Le ricette saranno dunque molto diverse tra loro, e anche le loro descrizioni avranno uno stile variegato, come vari sono gli utenti di VeganHome: un coro di tante voci che raccontano le bontà della cucina vegan! Le ricette presentate sono quelle che ciascuno prepara abitualmente e che ha voluto condividere con gli altri, quindi sono iper-collaudate. Per lo più sono ricette facili e veloci da preparare nel menu di tutti i giorni, alcune invece sono più elaborate o impegnative.
Il libro si apre con un primo capitolo che introduce alle varie motivazioni della scelta vegan (ottimo per spiegare l'argomento a chi ne sa ancora poco) e alla cucina vegan, con alcuni consigli di base. Segue l'elenco di ricette, suddivise in varie categorie: antipasti; primi piatti; secondi; insalatone; contorni; piatti unici; formaggi vegan; pizze, focacce, pane e torte salate; salse, panini, tartine, bruschette, ecc.; dolci; preparazioni di base; frullati, bevande e cocktail. Chiude il volume il capitolo dei "Menù per occasioni particolari", che propone alcuni menu completi come idee per ricorrrenze particolari, festività e occasioni conviviali varie: ovviamente ciascuno si può costruire un proprio menu a partire dalle ricette proposte nel libro, ma qui vengono forniti degli spunti già pronti, con i piatti selezionati a seconda delle stagioni.
Per prenotare fin da subito 15 o più copie del libro, contattate al più presto AgireOra Edizioni: info@agireoraedizioni.org
Quando il libro sarà pronto, ne daremo notizia, in modo che tutti possano contribuire a divulgarlo!

Kenya, l'orto bio nella bidonville coltivato da ex criminali

Un orto biologico in una bidonville. Siamo a Kibera, il più grande slum di Nairobi, in Kenya. Qui fra cumuli di spazzatura un gruppo di ragazzi è riuscito a creare un orto biologico, grazie all'associazione "Riforma della gioventù". Un progetto ecologico ma anche sociale visto che tutti i lavoratori erano fino a poco tempo fa criminali."Senza la fattoria io penso che sarei morto o in prigione - racconta Victor, ex ladro e truffatore che lavora qui da 3 anni - perché la maggior parte dei miei amici e dei miei fratelli è finita così. Senza la fattoria io non sarei qui ora". Gli agricoltori per trasformare un terreno da discarica in orto biologico hanno prima piantato girasoli, che ripuliscono la terra e ora riescono a coltivare banane, spinaci e cetrioli senza usare alcun pesticida."Nei prossimi cinque anni contatteremo altre comunità - spiega Erick Ogoro Simba, gestore delle risorse dell'associazione - perché i giovani qui ormai sono formati e noi vogliamo diffondere queste conoscenze. Ci sono più discariche che case nelle bidonville e noi vorremmo se possibile, trasformarle tutte in fattorie".

Solar Impulse - primo volo ad energia solare

Solar Impulse, con il patrocinio dell’Ue, ha scelto Bruxelles come prima destinazione internazionale del volo a zero emissioni, compiuto dall’ormai celebre aereo alimentato ad energia solare. Il decollo, previsto per oggi dalla Svizzera, l’ha portato appunto in Belgio, dove sarà poi messo in mostra nella stessa capitale dal 23 al 29 maggio. Seguirà un nuovo volo alla volta di Parigi-Le-Bourget, dove l’aereo sarà l’ospite speciale al 49esimo International Paris Air Show dal 20 al 26 giugno 2011.


Già nel 2008, come si legge in una nota, ancora prima della costruzione dell’aereo solare, la commissione Europea aveva sponsorizzando pubblicamente Bertrand Piccard e André Borschberg, i creatori del progetto. Ecco perché Bruxelles è la meta naturale del primo “vero” volo di Solar Impulse. 3 anni dopo, compiuto il primo esperimento in aria, Solar Impulse ha dimostrato a pieno il potenziale delle nuove tecnologie, in termini di produzione e stoccaggio delle energie pulite.
Stavolta abbiamo un aereo reale, che vola, e prova che le nuove tecnologie possono ridurre la nostra dipendenza dalle fonti fossili”, ha spiegato lo stesso Piccard, fondatore e presidente del progetto Solar Impulse.
Al di là del significato simbolico che assume questa sfida, è stata una prova tecnica importantissima per tutto il team, alle prese con il calcolo di tutti i possibili imprevisti all’aeroporto di Bruxelles, il 14esimo al mondo in ordine di grandezza. Senza contare le richieste inoltrate per ottenere permessi e autorizzazioni necessarie per compiere questo volo e farlo rientrare nella categoria “sperimentale”.
Per fortuna, ha prevalso la collaborazione e il prototipo è stato reso pronto per il decollo, dopo aver valutato le condizioni atmosferiche. In ogni caso, entro il 23 maggio, l’aereo avrebbe dovuto essere a Bruxelles, secondo le stime, grazie al lavoro di un team composto anche da esperti meteo del Royal Belgian Meteorological Institute (IRM), controllori del traffico aereo, ingegneri e specialisti IT.

Questo velivolo, il primo a spostarsi senza l’ausilio di fonti fossili e senza emissioni di CO2 – ha commentato Arnaud Feist, CEO della Brussels Airport Company – è il simbolo dei grandi sforzi dell’industria aeronautica nello sviluppo di nuove tecnologie per il risparmio energetico e l’utilizzo delle rinnovabili. Negli ultimi anni – ha aggiunto – l’aeroporto di Bruxelles ha dimostrato un notevole impegno sul fronte ambientale: i nuovi impianti di trattamento delle acque, il piano per la riduzione del 50& delle emissioni nocive nell’ambito del programma Airport Carbon Accreditation, la partecipazione all’European Continuous Descent Operations e ai programmi Collaborative Decision Making “.
Solar Impulse HB-SIA (questo è il suo nome completo), è stato progettato per volare senza aver bisogno di carburante e senza produrre emissioni nocive. E’ frutto di 7 anni di lavoro, calcoli e test, portati avanti da 70 persone e 80 partner. Le sue ali sono grandi quanto quelle di un Airbus A340 (63.4m) ed è alimentato grazie a 12 mila celle solari integrate nelle ali, che vanno a rifornire di energia i motori elettrici (10 CV di potenza l’uno). Le batterie al litio sono di 400kg e verranno utilizzate per immagazzinare l’energia di giorno.