L'idrogeno carbonato di sodio (NaHCO3), detto comunemente bicarbonato, è
un sale estremamente solubile in acqua (96 g/l). E' un additivo
alimentare (E500) utilizzato come antiacido dello stomaco(a), per
preparare
lieviti “chimici”(b), per rendere meno igroscopico il sale da cucina(c)
e l'acqua che si beve lo contiene.
Ha il grande vantaggio di essere
economico (1 €/kg circa) e facilmente reperibile (nei reparti
alimentari di tutti i supermercati).
Inoltre è ottimo come DEODORANTE, DENTIFRICIO E COLLUTORIO, DETERGENTE INTIMO, COLLIRIO.
Ecco
come usarlo, basandosi su alcuni preziosi suggerimenti di Fabrizio
Zago, chimico industriale, consulente Ecolabel e ideatore del
Biodizionario, (uno strumento indispensabile e completamente gratuito
per determinare la pericolosità/biodegradabilità di una sostanza).
DEODORANTE La “puzza” del
sudore è causata dalle molecole organiche maleodoranti che, pur non
essendo contenute direttamente nel sudore, possono essere prodotte in
seguito al metabolismo dei batteri che vivono naturalmente sulla nostra
pelle.
Il bicarbonato
sciolto in acqua (o nel sudore) dà una soluzione debolmente alcalina,
pochissimo superiore al valore di neutralità (pH 7). L'azione
batteriostatica e quindi da “deodorante” NON è dovuta alla sua estrema
acidità o alcalinità ma semplicemente alla sua salinità.
Si può usare in più modi:
1) PURO: passare la polvere
direttamente sull'ascella lavata! e ancora un po' umidina, la polvere si
attaccherà meglio...Può essere utile un vecchio piumino della cipria.
E' la soluzione più semplice e quella che personalmente preferisco.
2) SOLUZIONE SATURA: aggiungere il bicarbonato all'acqua distillata fino
a che non si scioglie più e rimane sul fondo. Travasare in uno
spruzzino di deodorante liquido esaurito. Una soluzione satura di
bicarbonato dura molto tempo senza inquinarsi di microrganismi. Ottima
anche per i cattivi odori delle scarpe della ginnastica...
3) IN GLICERINA: aggiungere bicarbonato alla glicerina vegetale
(acquistabile in farmacia) fino alla consistenza desiderata.
4) CON
AMIDO DI MAIS: bicarbonato mischiato a dell'amido di mais (maizena).
Si possono anche frullare in modo da ottenere la consistenza dello
zucchero a velo. (Non aggiungere acqua altrimenti la funzione assorbente
viene a mancare e l'amido fermenta).
5) CREMINO: aggiungere al bicarbonato l'amido di mais, in parti uguali, e
il burro di karitè (si trova facilmente anche nei supermercati)
sciolto a bagnomaria con un goccino di olio di mandorle dolci.
I
deodoranti in commercio per “funzionare” si basano sulle proprietà di
alcune sostanze e alcune sono piuttosto discutibili. Spesso vengono
aggiunti profumi che servono solo a coprire l'odore...
Per esempio ci sono:
ANTITRASPIRANTI (alluminio cloroidrato, allume
di potassio o allume di rocca): sono quelli solitamente più efficaci
perché astringenti, esercitano cioè un' interazione con i muscoli
involontari dei canalicoli sudoripari e questo impedisce al sudore di
uscire naturalmente.
Quindi hanno un'azione non fisiologica e tutto
rimane dentro al corpo... (a me questa cosa mette un po' di
agitazione...anche il naturalissimo cristallo allume di rocca funziona
in questo modo, forse sarebbe meglio lasciarlo per le ferite da rasatura
più che come deodorante).
MICROBICIDI (alcool, triclosan): distruggono la flora batterica,
responsabile della degradazione di alcune componenti del sudore con
conseguente formazione di composti odorosi/puzzosi volatili
caratteristici.
Ma il triclosan è stato ritrovato nel latte materno...
Buoni deodoranti commerciali potrebbero essere per esempio a base di
trietile citrato. Questa sostanza viene attaccata per prima dai batteri,
che la trasformano in acido citrico. In pratica, c'è un abbassamento
del pH che inibisce la crescita batterica e quindi la produzione di
odori
sgradevoli.
(Fonte:
http://lola.mondoweb.net/viewtopic.php?f=22&t=2734)
Secondo me l'efficacia di un deodorante è assolutamente soggettiva.
Comunque il bicarbonato come deodorante FUNZIONA e provarlo non costa nulla, in tutti i sensi....
DENTIFRICIO e COLLUTORIO
Basta intingere lo spazzolino bagnato nella polvere di bicarbonato e
lavare i denti. Oppure lavare i denti col semplice spazzolino e poi fare
dei risciacqui con una soluzione satura di bicarbonato (come fosse
collutorio o utilizzarla prima di passare lo spazzolino) ed il risultato
sarà il medesimo.
Infatti, i residui di cibo ed in particolare zuccheri e amidi (che
diventano zuccheri anche loro) abbassano il pH della bocca rendendolo
acidulo. Un pH acido riesce ad attaccare lo smalto dei denti mettendo i
presupposti per la carie. Il bicarbonato innalza invece il pH del cavo
orale ed evita che lo smalto venga rovinato.
L'aroma del bicarbonato
non è certamente dei migliori ma è modificabile aggiungendo foglie di
menta o altra pianta che lo renda gradevole (salvia). Per esempio
mettendo bicarbonato e foglie nel frullatore e macinare fino ad ottenere
una polvere impalpabile.
In realtà è lo spazzolino in buone condizioni e il filo interdentale che
assicura l'igiene orale, il resto è solo marketing e contorno per
profumare la bocca...
Alcune persone temono che il bicarbonato possa
abradere i denti, questa cosa è abbastanza curiosa: la maggior parte dei
dentifrici in commercio contengo bicarbonato di sodio, che è una delle
sostanze chimiche più solubili in acqua che esistano!
E comunque anche se il cristallo di bicarbonato fosse abrasivo come del diamante,
non farebbe in tempo ad abradere lo smalto perché si scioglie prima di arrivarci.
Infatti
basta prendere dell'acqua tiepida (a 37°C come il corpo) e provare a
scioglierci dentro una puntina di bicarbonato e poi una di un qualsiasi
dentifricio.
Inoltre il cristallo di bicarbonato è tenero, certamente più friabile ad
esempio del carbonato di calcio (cioè il marmo, di cui sono composti
moltissimi dentifrici commerciali).
COLLIRIO
L'occhio ha un pH simile a quello "chimicamente neutro" e cioè pH 7.
Quindi, poiché il bicarbonato sciolto in acqua dà una soluzione
debolmente pochissimo superiore al valore di neutralità, potrebbe essere
un buon collirio.
Si può fare acqua e bicarbonato al 15%, (aggiungere 15 g di polvere in 85 g di acqua preventivamente bollita e resa sterile).
DETERGENTE INTIMOIl
bicarbonato va bene
per la detersione intima, soprattutto nella fase pre-ciclo. Inoltre è
un'ottima prevenzione per la candida (in commercio esiste un detergente
intimo alcalinizzante per chi tende alla candidosi recidivante, anche il
sapone di marsiglia cosmetico va bene in questo caso).
Ovviamente il bicarbonato va diluito in acqua: una cucchiaiata per bidet!
(Consigli di Riccarda Serri, dermatologa, presidente di Skineco, professoressa all'Università Tor Vergata di Roma,
http://www.skineco.org/).
IL BICARBONATO NON PUÒ SERVIRE PER TUTTO...E' spesso usato a sproposito o viene consigliato erroneamente attribuendogli proprietà che chimicamente non ha....
Aggiungendo
bicarbonato di sodio all'acqua, la soluzione che si ottiene è
neutra/debolmente alcalina (pH poco superiore a 7), quindi:
NON IGIENIZZA: preserva da i batteri solo se in soluzione SATURA, per effetto della sua salinità (es.
salamoia). Per igienizzare può essere utilizzata l'ACQUA OSSIGENATA o il PERCARBONATO.
NON SGRASSA: per sgrassare ci vogliono i tensioattivi e l'ambiente alcalino (*)
NON
ELIMINA IL CALCARE: il calcare (carbonato di calcio) viene sciolto in
ambiente acido, mentre il bicarbonato serve proprio per neutralizzare
l'acidità dello stomaco perché è una base debole!(d) Per togliere il
calcare ci vuole l'ACIDO CITRICO.
NON HA NESSUNA CAPACITA' AMMORBIDENTE nel lavaggio (*) Se volete un
rimedio per pulire lo sporco grasso eccovi una ricettina facile facile:
SPRUZZINO SGRASSANTE: 100 g di Carbonato di Sodio (acquistabile nei supermercati come Soda Solvay, NON bicarbonato di sodio.)
80 -100 g di detersivo per i piatti concentrato
Portare a 500 g con acqua (sarebbe meglio aggiungere soda all'acqua e non viceversa per non farla diventare un sasso!)
E'
molto efficace e mi ha
“liberato” dai soliti sgrassatori la cui puzza mi prendeva alla gola e
mi dava il voltastomaco! La dose del detersivo per i piatti potrebbe
essere modificata a seconda dell'utilizzo del tipo di prodotto
concentrato o non, potrebbe fare troppa schiuma, potreste volere uno
sgrassatore più o meno forte, insomma bisogna sperimentare...
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(a) Gli antiacidi sono basi deboli che neutralizzano
l'acidità dello stomaco e alleviano i dolori e bruciori provocati dalla
presenza di acido cloridrico. Sono preparati contenenti bicarbonato e
altri sali di Mg, Ca, Al. Sono eliminati dallo stomaco in meno di
un'ora. La loro efficacia è maggiore se presi dopo il pasto: il cibo
rallenta lo svuotamento dello stomaco e quindi restano efficaci più a
lungo.
NaHCO3 + HCl → NaCl + H2CO3
H2CO3 → H2O + CO2
Il bicarbonato
trasforma l'acido cloridrico (acido forte) nello stomaco in acido
carbonico (più debole) che a sua
volta in soluzione si scinde in anidride carbonica (che è un gas,
quindi si allontana con la tipica sensazione di digestione). In pratica
rimane acqua e sale.
(b) NaHCO3 + CH3COOH → CH3COONa+ H2O + CO2
I
lieviti chimici o istantanei sono una miscela di bicarbonato di sodio e
sostanze acide, sfruttano il fatto che il bicarbonato in ambiente acido
libera anidride carbonica (gas) e fa lievitare.
(c) Converte il MgCl2, igroscopico (assorbe acqua dall'aria e che
spesso contamina il sale da cucina), con MgCO3, non igroscopico.
(d)
Quando l'acqua nella lavatrice viene riscaldata si forma carbonato di
calcio (calcare) che, essendo insolubile, si deposita all'interno della
lavatrice stessa formando incrostazioni di calcare. Dicono che
aggiungendo bicarbonato di sodio non si forma calcare: aggiungendo
bicarbonato è vero che una parte del calcio e del magnesio si "sposta"
verso quest'ultimo, si forma bicarbonato di calcio, più
solubile del carbonato di calcio, ma il carbonato rimane eccome, quindi
il problema non si risolve.
Se laviamo con acqua calda, la
temperatura degrada il bicarbonato trasformandolo in carbonato di sodio
(soda solvay) e quindi il problema semmai viene accentuato invece che
risolto: 2 NaHCO3 → Na2CO3 + H2O + CO2
La alte temperature sono anche il metodo per eliminare la durezza
temporanea dell'acqua, dovuta ai bicarbonati di Ca e Mg: Ca(HCO3)2 →
CaCO3 + CO2 + H2O, ma sempre calcare precipita (se la temperatura
aumenta la reazione si sposta a dx)!
La SODA SOLVAY (carbonato di sodio, solubilità 220 g/l) non ha una
azione anticalcare diretta ma indiretta e fa ancora peggio: scambio il
sodio con il calcio e diventa calcare vero e proprio che precipita sulla
lavatrice e sugli indumenti.
Per approfondire ecco tutte le fonti!
- Fabrizio Zago: chimico industriale, consulente Ecolabel e per molte catene di
distribuzione e fabbricanti di detergenti e cosmetici sensibili all'ecologia
http://www.biodizionario.it/ e
http://forum.promiseland.it/viewforum.php?f=2
-
L'angolo di Lola, cosmetici naturali e fai da te.
-
Saicosatispalmi Forum, i cosmetici l'ambiente e tutto il resto.
- Riccarda Serri, dermatologa, presidente di
Skineco, professoressa all'Università Tor Vergata di Roma.